31 mar 2009

Rovigo. C’è una drag queen, la polisportiva nega la sala per la serata dell’Arcigay.

mar 31st, 2009

«Spazi insufficienti per uno show del genere». Zan: imbarazzati dalla pubblicità sull’evento.
Gli inviti erano già partiti numerosi ma alla fine la Polisportiva Tassina, che inizialmente aveva concesso lo spazio, ha deciso di chiudere le porte a Politropia, il circolo Arcigay di Rovigo che aveva organizzato per sabato prossimo una cena sociale con tanto di spettacolo della drag queen
Miss Crisandra. Un’iniziativa rivolta non solo agli iscritti al circolo, ma a tutta la città, con l’obiettivo di far conoscere l’attività dell’associazione e contribuire ad abbattere pregiudizi e luoghi comuni. Proprio per questo era stato scelto lo spazio della Polisportiva Tassina che, soprattutto d’estate, ospita e organizza feste popolari. E l’adesione è stata molto buona. Forse troppo. Abbastanza, almeno, per determinare un cambio di programma da parte della polisportiva che, tiene però a precisare, che un comportamento simile sarebbe stato tenuto con qualsiasi altro gruppo. «C’è stato a monte un problema di comunicazione – sostiene Stefano Bellinazzi, dirigente della società e consigliere comunale del Pdl – mi spiego meglio: se gli amici di Arcigay ci avessero detto subito che era prevista un’affluenza di centinaia di persone e che c’era addirittura uno spettacolo musicale, non avremmo dato la disponibilità perché non siamo attrezzati per ospitare un simile evento che richiede altro tipo di strutture. Vale per loro, come vale per qualsiasi altra associazione. Se vorranno organizzare una cena entro i limiti dello spazio, noi siamo disponibili perché non discriminiamo proprio nessuno. L’unica cosa che dispiace e che non vi sia stata chiarezza fin da subito, un fatto su cui si sono detti d’accordo i ragazzi dell’associazione con cui ho parlato».

Eppure questa lettura lascia perplesso Alessandro Zan, presidente di Arcigay Veneto che, ricevuta la segnalazione, si è subito messo in contatto con i portavoce di Politropia: «Temo che qualcuno possa, usando un eufemismo, avere provato imbarazzo all’idea che l’iniziativa fosse stata pubblicizzata. E non mi si dica che è un problema di permessi, perché in programma c’era solo un’esibizione di cabaret amatoriale per cui la Siae offre agevolmente e con rapidità i permessi necessari. Mi pare una reazione spropositata, insomma, e che si sia scambiata una normalissima cena di autofinanziamento con una sorta di pride. Spero si faccia chiarezza e che, ritrovato l’accordo con la polisportiva, la manifestazione si possa svolgere come previsto, anche per l’impegno che gli attivisti di Politropia stanno profondendo a Rovigo dove, come in tutte le città piccole, è più difficile ragionare di certi temi». (Nicola Chiarini - Il Corriere della Sera)


Credo di non aver fatto cosa sbagliata a riportarvi questo articolo, credo di poter esprimere pieno appoggio ai nostri vicini di casa, rendendomi conto di come la situazione gay e lesbica nelle piccole realtà debba lottare con le unghie e con i denti per poter permettere ai propri soci di esprimere liberamente la loro natura.

Saluti da una città un pò più gaya...Baci da Milano. La Vice-pres

2 commenti:

  1. Davvero assurdo. Chiameremo i ragazzi di rovigo per provare ad organizzare qualcosa in collaborazione con ferrara? che ne dite?
    Dora

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  2. la vice-pres da 250 km di distanza approva!
    :)
    anzi sarebbe bello riorganizzare il tutto a Rovigo e andare anche noi là in modo da fare ancora più rumore!

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