9 ott 2009

Per tutt* coloro che andranno a Roma domani

Stuart Milk, nipote del più famoso Harvey Milk ha scritto un lettera alla comunità lgbt italiana per manifestare il proprio sostegno e vicinanza alla nostra situazione.
Lui purtroppo non potrà essere a Roma perchè sarà a Washington alla National Equality March, ma le sue parole ne fanno egregiamente le veci.

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Anche se non posso essere fisicamente con voi il 10 ottobre a Roma, vi sono accanto nel sostenere i diritti all’uguaglianza della comunità LGBT italiana. La capacità di radunare insieme, in un unico giorno e per una dimostrazione storica, tutti coloro che sostengono l’uguaglianza per la nostra comunità LGBT dimostra che è giunto il momento per l’Italia di riacquistare il proprio posto nella leadership mondiale mostrando la propria vicinanza e accoglienza verso tutti gli Italiani rispettando ciascuno con uguaglianza.
Mio zio, Harvey Milk, ha dato la sua vita per parlare in favore dell’uguaglianza, non solo negli Stati Unit,i ma per l’uguaglianza in tutto il mondo. Ha fatto tutto questo più di trent’anni fa quando le persone LGBT semplicemente non parlavano in pubblico e non facevano “coming out” con i propri amici o con i propri famigliari o colleghi. Harvey voleva mostrare al mondo che proponendosi come un chiaro modello di comportamento autentico, senza nascondersi e comportandosi con orgoglio, la società può essere cambiata. Ogni italiano che sarà presente il 10 ottobre, eterosessuale o omosessuale, maschio o femmina, bisessuale o transessuale, nero, bianco o marrone, ognuno che sta al nostro fianco dice che l’Italia è più forte quando accoglie e celebra la completa diversità di tutto il nostro popolo, insieme diciamo che il momento per una completa uguaglianza per l’Italia è adesso.
Quando ero un adolescente, Harvey mi ha insegnato che quello che ogni società perde negando diritti civili a qualsiasi gruppo va al di là di ogni comprensione. Smettiamo di vivere ogni volta che attraverso violenza verbale o fisica figlia inviamo pessimi messaggi di ingiustizia che forniscono modelli sbagliati di vita ai giovani. E più di ogni altra cosa, noi perdiamo la speranza e senza la speranza la vita non vale la pena di essere vissuta. Quel messaggio di speranza è quello che risplenderà il 10 ottobre. Speranza senza paura, speranza senza vergogna.
È questo il momento per l’Italia di adottare le risoluzioni prese dalla piattaforma LGBT del Parlamento Europeo: si tratta di diritti umani basilari che tutte le società civili e giuste devono avere per poter sfruttare a pieno il proprio potenziale nel mondo. La protezione dai crimini d’odio, la protezione dalla discriminazione e la possibilità di avere accesso alle stesse cure mediche come tutto il resto degli italiani non sono nient’altro che diritti fondamentali garantiti da qualsiasi governo legittimo e compassionevole.
Siamo tutti insieme sulle spalle di mio zio e siamo supportati da tutti quegli attivisti dei diritti umani che per primi hanno detto no alla discriminazione, no allo svilimento e quindi no alla disuguaglianza. Noi, come cittadini LGBT del mondo insieme a tutti gli altri italiani che saranno con noi il 10 ottobre, stiamo mandando un messaggio di uguaglianza che si trasformerà in una tempesta di diritti civili e così potremo spazzare via i vecchi messaggi di odio, intolleranza e divisione che impediscono a qualsiasi società di compiere a pieno il proprio destino.
Sono desideroso di venirvi presto a trovare così da poter parlare e discutere con tutti i membri della nostra comunità, quelli nascosti così come quelli alla luce del sole, con tutti i simpatizzanti eterosessuali e con tutti coloro che vorranno unirsi a noi nel nostro messaggio di accoglienza. Insieme, in prima linea sul fronte dei diritti civili, cambieremo i cuori e le azioni dei politici che ostacolano la via all’uguaglianza LGBT e daremo speranza, la speranza che ogni italiano, giovane o adulto, possa vedere presto una società dove si possa sentire accolto, protetto e rispettato. Questa lotta inizia con te, che ogni italiano che legge o sente questo messaggio,si unisca a noi: la fede nell’uguaglianza è semplice e giusta e noi abbiamo bisogno della vostra voce. Unitevi a noi!
Siamo insieme, oggi e domani, in solidarietà.
Stuart Milk
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Se volete leggere tutto l'articolo cliccate qui e troverete anche il link per leggere la lettera in inglese.

Un saluto dalla vicepres.

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