18 dic 2009

La Buona Novella

COMUNICATO STAMPA CIRCOMASSIMO MATRIMONIO LESBICO -
IL TRIBUNALE DI FERRARA SI RIMETTE ALLE DECISIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE
Siamo estremamente felici della decisione presa dal Tribunale di Ferrara di rimettere alla Corte Costituzionale il caso di una coppia di persone dello stesso sesso a cui il Comune di Ferrara aveva rifiutato la richiesta di pubblicazioni matrimoniali.
L'ordinanza del tribunale ferrarese, appellandosi alla Costituzione, tra l'altro rileva che: "La libertà di sposarsi (o di non sposarsi) e di scegliere il coniuge autonomamente riguarda la sfera dell'autonomia e dell'individualità ed è quindi una scelta sulla quale uno Stato non può interferire (…) nell'ipotesi in cui una persona intenda contrarre matrimonio con altra persona dello stesso sesso nessun pericolo di lesione di interessi pubblici o privati di rilevanza costituzionale, quali potrebbero essere la sicurezza o la salute pubblica, appare verificarsi."
Ferrara si aggiunge in questo modo al Tribunale di Venezia e alle Corti d'Appello di Trento e Firenze nel chiedere alla Corte Costituzionale se sia davvero lecito privare gay e lesbiche del diritto di sposarsi e di fondare una famiglia in ragione dell'orientamento sessuale. Ricorrere al Tribunale quando il Comune rifiuta la richiesta alle pubblicazioni di matrimonio è l'azione principale della campagna di Affermazione Civile, ideata da Rete Lenford e Certi Diritti, che sta avendo riscontro in molte sedi giudiziarie del nostro paese. Questa vicenda ci fa riflettere ancora una volta sulla desolante inadeguatezza della classe politica italiana, che ci costringe a ricorrere alla via giudiziaria, dato che quella più consona che passa per le leggi fatte dal Parlamento sembra ormai impraticabile.
La lista dei paesi che hanno riconosciuto il diritto al matrimonio o che prevedono forme di riconoscimento assimilabili al matrimonio anche a gay e lesbiche è sempre più lunga, comprende ormai tutta l'Europa Occidentale, oltre a molti altri paesi del mondo.
È di questi giorni la notizia che i Governi di Portogallo e Slovenia hanno sottoposto ai rispettivi Parlamenti leggi che riconoscono alle persone omosessuali il diritto a sposarsi.
L'Italia rimane quindi sempre più sola, dopo essere passata dai PACS ai DICO ai DIDORÈ al nulla attuale, la classe politica che siede al Governo e in Parlamento si conferma incapace di interpretare i cambiamenti sociali che coinvolgono milioni di cittadini, in ossequio al proprio piccolo interesse di parte e in perenne ostaggio delle indecenti imposizioni clericali.
Riteniamo doveroso ringraziare la coppia omosessuale ferrarese per il coraggio e la determinazione con cui sta portando avanti questa battaglia per il riconoscimento di diritti civili che, oltre a riguardare direttamente la loro famiglia, portano indubbi effetti positivi al grado di democrazia e uguaglianza dell'intera società.

Flavio Romani - Cristina Zanella
Presidenti CIRCOMASSIMO Arcigay e Arcilesbica - Ferrara

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